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Dona il tuo tempo

Ognuno di noi può disporre di una parte, anche se minima, del proprio tempo. Se sei maggiorenne e desideri dare valore al tuo tempo libero, hai un’opportunità straordinaria: diventare volontario dell’Associazione Casa S.Anna Onlus.

Obiettivi

Grazie al prezioso contributo di alcuni professionisti,  noi di Casa S. Anna Onlus ci impegniamo a fornire costantemente gli strumenti necessari a svolgere un’attività tanto delicata quanto soddisfacente come quella del volontariato.

Il nostro obiettivo è quello di diffondere i valori della solidarietà e dell’altruismo.

A chi è rivolta

La formazione è rivolta sia a figure professionali (medici, infermieri, avvocati, operatori…), sia a persone di buona volontà che desiderano donare un pò del loro tempo a chi è meno fortunato di loro. 

Per partecipare contattare Don Vittorio al 3386811630

Il percorso

Calendario e info

La formazione è gratuita e prevede un incontro al mese il Sabato dalle 16.30 alle 19.00 presso Casa San Giovanni in Via di Torrenova 700, Rm. 

Mappa

La formazione ha luogo presso Casa San Giovanni in Via di Torrenova 700. 

Testimonianze

Che cosa è stato per me il volontariato, iniziato 16 anni fa? All' inizio dedicare un po' del mio tempo, anche se pieno di impegni, a qualcosa di meno materiale o a qualcuno meno fortunato di me. Il tempo lo ha trasformato in un atto d'amore reciproco e di crescita per me. Crescita soprattutto nel conoscere e affrontare il disagio, di interagire con gli altri, i volontari, operatori. Di capire i miei limiti e soprattutto l'importanza di dare ma anche saper chiedere aiuto. La scuola di formazione, che ho sempre frequentato, è fondamentale per avere gli strumenti per proseguire in questo servizio e di poter comprendere ogni volta gli errori che in ogni caso facciamo, perché ogni incontro ti lascia un insegnamento e una riflessione da fare sul tuo comportamento.
Francesca
Volontariato...dare si ma ricevere...molto di più...dobbiamo però capire che il fare è fondamentale ma che per fare bene dobbiamo essere formati...non ci si può improvvisare...abbiamo a che fare con tante fragilità diverse. Nessuno può pensare di essere arrivato...si dice. Non si finisce mai di imparare.
Monica e Maurizio
Alcuni giorni fa mi è stato chiesto di scrivere qualche riga sulla scuola di formazione e sul volontariato. Inizialmente ero un po' recalcitrante, mi dicevo: “come e cosa scrivo per non essere ripetitiva o banale?” ho lasciato decantare sia la richiesta fattami sia la mia ritrosia. Poi ecco la decisione: scriverò di me. Lavoravo in un ufficio contabile in cui si registravano i pagamenti degli utenti e nel caso di inadempienze nei versamenti venivano inviati prima gli avvisi di mora e successivamente l'ufficiale giudiziario. Svolgevo il mio lavoro con diligenza ma senza empatia. Vedevo sempre e solo numeri; numeri di quanto dovuto all'Amministrazione, numeri delle raccomandate, perfino i nominativi delle persone morose erano diventati soltanto numeri di protocollo. Tot era i dovuto, tot l'introitato e tot l'importo per il quale erano stati fatti gli avvisi di pagamento, i conti tornavano! Dopo qualche anno di elogi e complimenti per l'efficienza nel lavoro, per mera curiosità, cominciai a leggere alcune relazioni dell'ufficiale giudiziario che mi erano state date per l'archiviazione. In alcune c'era la descrizione di quanto trovato in casa e infine riportavano la scritta: “nulla da pignorare”; poi la mia attenzione si soffermò su una in cui veniva descritto il bene pignorato, il suo valore stimato e infine l'esito della sua vendita all'asta. Si trattava di un divano-letto (in cui probabilmente dormiva uno o più figli di quella famiglia inadempiente) il cui valore era stato definito in 900,000 lire e la cui vendita aveva fruttato “ben 1000 lire” all'Amministrazione. Rimasi allibita e solo in quel momento mi resi conto dell'ingiustizia sociale a cui anch'io inconsapevolmente contribuivo. A quel punto la mia coscienza mi impose di chiedere di essere trasferita ad altro incarico e per “mera coincidenza” (le coincidenze non sono mai tali) mi si aprirono le porte per un Punto d'Ascolto Telefonico in cui dietro quelle voci e quelle richieste di aiuto riuscivo a finalmente a vedere i volti delle persone che chiamavano. Mi si aprirono soprattutto gli occhi, il cuore e la strada per il volontariato che tanto mi ha dato e tanto ancor oggi continua a darmi. In questi 20 anni non nego che ci sia stato qualche momento più o meno down, ma a sostenermi ho sempre avuto accanto qualcuno; talvolta don Vittorio, talvolta la vicinanza di altri volontari, a volte il pensiero di alcuni ospiti e anche gli incontri di formazione sono stati importanti. La formazione mi ha fatto crescere e aprire all'altro. Mi ha anche aiutato a far sì che mi ponessi domande e farmi riconoscere alcuni miei errori o défaillances e soprattutto mi ha dato risposte e offerto strumenti per correggermi. Ancora oggi, dopo tanti anni, frequento la scuola di formazione con rinnovato entusiasmo scoprendo sempre qualcosa di nuovo e di bello.
Maria Pia

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